3#nota di viaggio – CIAVURUD’AMURI

Descrizione

Alla fine ho ritrovato la mia terra. Il terzo viaggio si compone di memorie olfattive della mia infanzia, dei miei profumi; una dedica a mia madre oltre che alla mia terra.

La Terza nota di viaggio nasce in Sicila a sud del mondo, dove la nota di fico, celebra l’avvento della luce, l’arrivo del caldo pomeriggio e l’attesa della notte.

Apre il cuore il bianco fiore narcotico del Gelsomino. Santuario della felicità, nella luce che splende

e porta al mare. L’attesa nel bianco abito della cerimonia, della Santa Festa dell’amore, nel Santo aroma dell’incenso.

Ciavuru d’amuri in siciliano significa profumo d’amore, è il più personale e intimo dei tre lavori della trilogia… La nota di testa riporta il mio ricordo nell’infanzia, al mattino, sotto una pianta di fico a casa di nonna Vincenza, poi la memoria prosegue nel pomeriggio, nel cuore della giornata, sotto il pergolato di gelsomino e termina con la nota di base di incenso che si scopre alla fine, perchè rappesenta quello che rimane del giorno, il mio ricordo fra le braccia di mia madre. Nel piccolo diario all’interno della confezione racconto alcuni dei momenti che trascorrevo nella mia terra, con mia nonna, i momenti in solitaria e quelli più intimi con mia madre, fra le sue braccia, fuori dalla chiesa durante le processioni.

“Quando al mattino mi alzavo, l’odore del fico entrava nel piccolo bagno della casa; il viso ancora

umido e il bollente latte di nonna Vincenza -”…lo bevo sotto al fico e poi vado in spiaggia” -urlavo alla nonna; mi sedevo sulla lunga panca e poggiavo il bicchiere ancora caldo sul tavolo delle feste, davo le spalle al grande fico, lui poggiava con cura sul mio collo, le prime luci calde dell’alba.”

Una traiettoria dritta da Istanbul passando per la Sicilia per arrivare in Marocco, nel cuore del nomade alla scoperta di culture olfattive.